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Le onde elettromagnetiche

Le onde elettromagnetiche – La Storia della Radio

Quando parliamo di radio dobbiamo fare un passo indietro e pensare a come nascono le onde elettromagnetiche che permettono la comunicazione da un apparecchio all’altro.

Quando si parla di onde elettromagnetiche dobbiamo pensare agli studi dello scozzese James Clerk Maxwell che, nel 1873, pubblicò il Trattato di elettricità e magnetismo e in un secondo momento la Teoria dinamica del campo elettromagnetico. In questi studi vennero enunciati, in forma matematica, il principio dei fenomeni ottici, elettrici e magnetici. Questo gli permise di formulare la teoria del campo elettromagnetico affermando che in assenza di conduttori una campo elettrico variabile induce un campo magnetico e viceversa. Questa scoperta lo condusse a stabilire che un campo magnetico si propaga nello spazio sotto forma di onde, chiamate appunto onde elettromagnetiche. Formulò, quindi, una serie di equazioni matematiche per descrivere il fenomeno.

Hertz e la rilevazione delle onde elettromagnetiche

Solamente dopo parecchi anni si riuscì a dimostrare la teoria di Maxwell, in maniera sperimentale nel 1889, grazie al fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz. Hertz riuscì a creare un dispositivo che permise di rilevare e produrre le onde elettromagnetiche. L’apparato creato da Hertz si chiama oscillatore. Esso riuscì a produrre scariche elettriche che a loro volta generarono onde elettromagnetiche. Hertz, accanto all’oscillatore, pose un altro dispositivo chiamato risuonatore. Qui vennero prodotte delle piccole scintille quando l’oscillatore veniva messo in funzione sebbene l’altro apparecchio non fosse collegato.

onde elettromagnetiche
Onde Elettromagnetiche

L’esperimento di Maxwell non ebbe la risonanza voluta però fu recepito da studiosi come Augusto Righi, professore all’università di Bologna. Lo stesso Righi, grazie allo studio delle onde elettromagnetiche, dette a Guglielmo Marconi, suo studente (tra la fine del 1894 e l’inizio del 1895), i giusti suggerimenti che furono alla base degli studi di quest’ultimo.

Righi dimostrò come le onde elettromagnetiche, esattamente come la luce, diano vita a fenomeni quali la riflessione, la rifrazione e la polarizzazione. All’Esposizione universale di Parigi del 1878, presentò un telefono che consentì la comunicazione a distanza però quel tipo di congegno non ebbe successo. In fondo lo scienziato statunitense Alexander Graham Bell aveva già brevettato quel controverso modello di telefono che fece scattare un contenzioso con l’inventore italiano Antonio Meucci.

Stefano Bognolo

Chief Executive Officer retetop95

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