
PROGETTO FOTOGRAFICO MADRI SOSPESE
CiaoLapo Onlus presenta, sabato 27 febbraio alle ore 15:00, un progetto fotografico in collaborazione con la fotografa Alessandra Fuccillo, dal titolo “Madri Sospese”. L’Associazione tutela la gravidanza e la salute perinatale, offrendo sostegno e consulenza ai genitori e alle famiglie colpite dal lutto, in gravidanza e dopo il parto. Questa mostra fotografica nasce dall’idea di oltrepassare il tabu’ sulla nascita e sulla morte. Ogni fotografia sara’ il racconto di una mamma che si e’ offerta volontaria per narrare, attraverso le immagini, cio’ che e’ difficile poter dire a parole. Solo comunicando questa sofferenza, fatta di silenzi e incomprensioni, si riesce a superare questo momento fatto di smarrimento e di incredulita’. L’arte diventa il mezzo espressivo per comunicare queste sensazioni. Le fotografie ci riveleranno tante piccole storie d’amore.
La stessa fotografa ha raccontato se stessa attraverso queste parole:
“Sono una mamma come tante altre e quello che mi e’ capitato e’ successo a moltissime donne. Ho due ferite sul cuore che si sono trasformate in bellissime note musicali, ma ancora oggi non posso toccare e vedere i miei figli ogni giorno, posso solo immaginarli, creare spazio e serenita’ per loro. Sono grata pero’ a tutte le persone che mi hanno aiutata in questo cammino aspro e duro e il progetto fotografico che segue e’ una restituzione, un simbolo di gratitudine universale che ho nei confronti di tutte le persone che mi hanno riportata nella luce dopo che i miei bambini sono svaniti. Sono una fotografa professionista e mi occupo principalmente di ritratti di famiglie e di fotografia commerciale e artistica. Ho fondato lo studio fotografico CameraOff nel 2009 da sola ma oggi posso contare sulla collaborazione di alcuni validi colleghi. Dal 2005 espongo progetti artistici personali. Il progetto fotografico Madri sospese ha come obiettivo principale una mostra fotografica che potra’ girare per l’Italia e che si comporra’ di circa 30 immagini che saranno stampate su pannelli in forex, che misureranno circa 70x50cm. Il titolo nasce da una prima considerazione che spesso viene sottovalutata: siamo gia’ madri, dal momento stesso in cui leggiamo il risultato del test di gravidanza e lo siamo nonostante i nostri bambini non ci siano piu’. Per me e’ stato difficile ammetterlo e comprenderlo, perche’, come molte altre mamme, mi sentivo inadeguata alla maternita’, sentivo di essere in difetto, sentivo come se dentro di me la vita non potesse fluire, come mi ha detto una delle mamme che ha collaborato attivamente al progetto. Ho aggiunto l’aggettivo “sospese” perche’ corrisponde alla sensazione che ho provato, in primo luogo per il vuoto percepito e in secondo luogo per le opinioni che venivano dall’esterno: mi riferisco a quel senso di ingiustizia che si prova quando molti danno per scontato che non sei una madre e che bastera’ riprovare per dimenticare; tutte le mamme che hanno vissuto la mia esperienza sanno quanto siano sbagliate queste considerazioni e quanto facciano male. Trovo straordinaria la capacita’ di rinascita delle madri che ho conosciuto e che danno speranza anche a me di potere affrontare una nuova gravidanza e di portarla anche a termine.
L’idea e’ quella di fotografare le mamme che si offrono volontarie avendone prima ascoltato la storia; in tutti i dialoghi che ho avuto con le mamme sono nate delle bellissime immagini che abbiamo insieme trasformato in fotografia. Non per tutte la fotografia che ne risulta simboleggia una rinascita, perche’ c’e’ assoluta liberta’ di espressione. Nel mio caso, per esempio, c’e’ un autoscatto che si rifa’ al momento di vuoto assoluto provato nella fase iniziale del lutto. Alcuni scatti sono stati pensati e realizzati in studio, altri in casa e altri nella natura. Infine questo progetto ha l’obiettivo di farmi vivere una catarsi e di offrire la possibilita’ ad altre mamme di provare la stessa sensazione di “leggerezza” che provo io stessa quando mi vedo da fuori in una fotografia che porta con se’ dolore, speranza, bellezza, vita e morte.”
Questo progetto sara’ presentato in tutta Italia. Il primo appuntamento sara’ a Mestre, presso la Torre Civica, in collaborazione con l’Associazione Culturale Anadiomene e CameraOff dal 27 febbraio al 6 marzo 2016.
Ingresso libero
Per maggiori informazioni consultare il sito www.ciaolapo.it