“May You Live In Interesting Time” è un modo nuovo di riflettere sul tema dell’arte contemporanea e del suo rapporto con la società. E’ una Biennale che si occupa degli aspetti precari della nostra esistenza, una guida che ci permette di vivere e comprendere questi tempi giudicati dallo stesso Rugoff come “interessanti”.
Questa 58ma edizione della Biennale Arte si concentra in particolar modo sul lavoro degli artisti che mettono in discussione il pensiero esistente e aprono ad una nuova chiave di lettura, in quanto la realtà viene osservata da più punti di vista, permettendoci di destreggiarci fra i diversi modi di interpretare il mondo circostante.
Paolo Baratta afferma l’importanza di offrire una sorta di “palestra” dove vi sia uno scambio tra
pubblico e opera d’arte, dove vi sia l’impegno e la scoperta, dove si possa entrare direttamente in contatto con l’opera d’arte stessa.
Questa analisi artistico-societaria si snoda tra il Padiglione Centrale e l’Arsenale. Sono stati inclusi 79 partecipanti da tutto il mondo mentre 89 sono le partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni suddivisi tra i Giardini, Arsenale e centro storico di Venezia. Per la prima volta sono stati ammessi quattro paesi come Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. La Repubblica Dominicana partecipa per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione. Il Padiglione Italia è curato da Milovan Farronato.
Una Biennale Arte, questa, sicuramente diversa dalle altre ed interessante, sotto alcuni punti di vista, e ci permette di delineare un quadro reale della produzione artistica odierna che possiamo definire multiforme e a tratti confusa ma è lo specchio della nostra attuale società.
MAY YOU LIVE IN INTERESTING TIME COME RIFLESSIONE DELLA
SOCIETA’ E DELL’ARTE CONTEMPORANEA.
