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IL LUNGO VIAGGIO, SENZA RITORNO, DI CHRIS SQUIRE BASSISTA DEGLI YES

Ieri, all’età di 67 anni, si è spento Chris Squire conosciuto da tutti come il bassista degli Yes. Una forma rara di leucemia lo ha portato alla morte in brevissimo tempo. La notizia è apparsa ieri su Twitter ed è stata scritta dall’amico e collega Geoffrey Downes con questo post “Sono assolutamente devastato e non ho altre parole per riferire la triste notizia della scomparsa del mio caro amico, compagno di band e di ispirazione Chris Squire”[1]. Già lo scorso maggio Chris aveva annunciato di sospendere le sue apparizioni tanto che “la storica band inglese avrebbe affidato la tavole elettrificata a quattro corde ad un altro mucista. Era un peccato, gli Yes senza Squire non potevano essere gli Yes c’era la speranza di un ritorno che adesso è finita”[2]. In fondo fu l’unico musicista che non aveva mai lasciato la storica band inglese.

Chris fu la colonna portante degli Yes, ovvero di quel gruppo formatosi attorno al cantante e compositore Jon Anderson e dello stesso Squire, nel 1968. La sonorità degli Yes era molto simile al musical americano, misto di quel sound britannico fine anni Sessanta con “tocchi jazz e western, sostenuti dal tocco leggero e asciutto del batterista Bill Bruford”[3]. La musicalità della band, con il tempo, si arricchì di un tono molto più sinfonico, all’inizio degli anni Settanta, e per questo pensiamo a canzoni come Closet on the edge e Fragile. Nel 1983 l’album, da titolo 90125, fu un successone e il brano Owner of a Lonely Heart fu meraviglioso ed irripetibile.

Gli Yes, all’inizio degli anni Novanta, furono già sulla via del tramonto, ma il ritorno alla loro musicalità precedente li riportò nuovamente al successo.

Nonostante tutti i cambiamenti derivati dai componenti del gruppo, Squire ne rimase l’anima. Suonava il basso come se fosse una chitarra, con una naturalità ed una leggerezza che solo lui poteva avere. Pensiamo all’introduzione della canzone On the Silent Wings of Freedom, dove possiamo udire un suono incredibile e di straordinaria bellezza che fa rimanere senza parole chi la ascolta. Proprio Squire fu uno dei primi bassisti ad utilizzare effetti come il tremolo, il phaser[4] e il wah è wah[5]. Chris fu dotato anche di una voce straordinaria e il suo fu un ruolo chiave nei cori degli Yes. Non possiamo dimenticare le armonizzazioni con il controtenore Jon Anderson che rappresentarono quello che fu il suono che contraddistinse il gruppo.

La band suonerà con i Toto durante il nuovo tour estivo, il 7 agosto a Mashantucket nel Connecticut, ma Squire non ci sarà. Non ci sarà più la sua musica.

“Il mitico Rickenbacker bianco può tornare all’Hard Rock Cafe al quale era già stato donato una volta, quando si pensava che la storia fosse finita. Adesso lo possono tenere. Nessuno potrà mai più suonarlo allo stesso modo”[6].

Nessuno potrà mai dimenticare un musicista di questo livello e le sue performance musicali rimarranno impresse per sempre nella nostra memoria. “Il talento di Chris ha influenzato bassisti da tutto il mondo, è stato un fantastico cantautore e scrittore di musica, nonchè un marito e padre affettuoso”[7] e proprio con queste parole lo descrivono i componenti della sua band. Un ricordo per tutti noi e per le generazioni future perchè una musica così non si potrà mai dimenticare.

[1] ENZO VITALE, Morto Chris Squire, progressive il luttoadiio al bassista degli Yes, articolo reperibile al seguente link http://www.leggo.it/SPETTACOLI/MUSICA/chris_squire_morto_bassista_yes/notizie/1435787.shtml del 28 giugno 2015 e consultata in data 29 giugno 2015.

[2] MARCO ZATTERIN, Il basso di Chris Squire degli Yes non suonerà più, la leucemia ha vinto la sua guerra, articolo del 28 giugno 2015 e reperibile al seguente link http://www.lastampa.it/2015/06/28/spettacoli/musica/il-basso-di-chris-squire-degli-yes-non-suoner-pi-la-leucemia-ha-vinto-la-sua-guerra-MqJnpnZVO7qY73dHTIwEYP/pagina.html e consultato in data 29 giugno 2015; affermazione presente anche al seguente link http://www.ilpost.it/2015/06/28/morto-chris-squire/ dal titolo La morte e la vita di Chris Squire, del 28 giugno 2015 e consultato in data 29 giugno 215.

[3] Ibidem.

[4] Effetto elettronico per strumenti musicali elettronici per dare risalto al solista durante un concerto live.

[5] Effetto musicale che prende il nome dal caratteristico suono prodotto dal taglio e dal reinserimento graduale delle frequenze alte, simile ad un miagolio o ad un vagito.

[6] MARCO ZATTERIN, Il basso di Chris Squire, cit.

[7] ENZO VITALE, Morto Chris Squire, cit.

Mariangela Bognolo

Direttore artistico Retetop95, curatore, storico e critico d'arte.

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